Mamma ho trovato un gattino

È sabato sera, cammini per strada, passo veloce e pensi solo che sei in ritardo e che gli amici ti aspettano. Tutto ad un tratto un “MEOWWW” proveniente da sotto una macchina parcheggiata squarcia il buio…

Ti chini e trovi lui: un batuffolo infeltrito ed infreddolito con due occhietti blu semichiusi, che ti guarda come se altro al mondo non esistesse.

Un messaggio veloce agli amici ed in quattro e quattro otto ti ritrovi a casa a dover sfamare 150 grammi di gattosità.

Apri il frigo e… che gli do?

Scartati i salumi, il tonno sott’olio di ieri, l’insalata ed il mezzo limone raggrinzito, ti rendi conto che non c’è molto altro…

E adesso, che gli do?

Consulti Google e trovi di tutto, ma nulla che ti convinca.

MEOWWW…”. Lo guardi, ti guarda, ed ora… che gli do?

Smanetti su Facebook in cerca di qualcosa che somigli vagamente ad un miracolo, ma con incredulità trovi qualcosa di molto più terreno ed abbordabile, vista l’ora e le circostanze. Leggi lentamente, quasi sillabando, Marco Blumetti – Veterinario Consulente Nutrizionale”… C’è la mail e c’è anche il telefono! “Ok” pensi, “chiamo… Al massimo non risponde”. Al terzo squillo: “Pronto?”.

Racconti la storia del micetto, serve qualcosa da poter dare al gattino che nel frattempo dorme raggomitolato dentro la tua pantofola; il dottore decide di mandarti una mail in cui brevemente ti riassume il da farsi per gestire in emergenza una notte da leoni: servono uova e latte di capra. Decidi di volare al market aperto h24, prendi tutto e torni a casa.

Dunque, servono 550 ml di latte di capra e 30 gr di tuorlo d’uovo. Separi l’albume dal tuorlo, il peso del tuorlo è circa 17 grammi: servono due tuorli. Unisci il latte a temperatura ambiente e i due tuorli, shakeri tutto.

Rileggi la mail del dottore, per sicurezza: conservare in frigo il latte ottenuto per massimo 24 ore. Riscaldare a 38°C di volta in volta la quantità di latte necessaria per un singolo pasto, ponendo a bagnomaria il biberon per gattini, indispensabile per l’allattamento. La suddetta ricetta è da utilizzare esclusivamente in casi d’emergenza e per non più di 24 ore”.

Quanto ne do?

Rileggi per l’ennesima volta la mail: “Il latte così formulato ha una densità energetica di circa 1 kcal/ml ed un gattino di 100 gr dovrebbe assumere circa 25 kcal al giorno suddivisi in 10 pasti da non oltre 5 ml, per le prime 4 settimane”. Pesi il gattino: 150 gr… La tua passione per la matematica si fa strada e dopo un rapido calcolo ad occhi chiusi… EUREKA! Devo darne 37 ml ogni 24 ore in circa 10 pasti.

Solo ora realizzi: bene, stanotte non si dorme!

“Certe notti sei sveglio, o non sarai sveglio mai…” cantava Ligabue, ma adesso che il sole è alto bisogna pensare seriamente a come sfamare in modo completo e bilanciato quel piccolo autocompattatore piagnucolone.

Le alternative sono quattro. La prima è degna di Federica Sciarelli, ossia trovare mamma gatta, ringraziarla della nottata in bianco e restituirle velocemente il pargolo fuggitivo. La seconda chance che abbiamo è trovare una balia felina, ipotesi che rende cercare un ago nel pagliaio un gioco da ragazzi… Le ultime due alternative sono percorribili abbastanza agevolmente, tutto dipenderà dal tempo che si può dedicare al sopracitato gomitolo di pelo: si può allattare il poppante con una ricetta home rinforzata, cioè con l’aggiunta di un paio di integratori mineral-vitaminici, oppure lasciare all’industria del petfood questo arduo compito, utilizzando una delle tante formulazioni di latte studiate ad hoc per l’alimentazione del gattino.

Di seguito la ricetta del latte home made semplice e rinforzato, nonché una tabella comparativa di queste formulazioni e di 3 tipi di latte industriale da cui si evincono le caratteristiche nutrizionali rapportate alla composizione del latte di gatta. Che poi, sapete come si chiama il latte di mamma gatta in inglese? Queen’s milk… ho detto tutto.

Latte home made semplice

  • 550ml di latte di capra
  • 34g di tuorlo d’uovo (1 tuorlo è circa 17g)

Latte home made addizionato

  • 500ml di latte di capra
  • 100g di tuorlo d’uovo (1 tuorlo è circa 17g)
  • 40g di albume d’uovo
  • 2g di olio di salmone
  • Integratori mineral-vitaminici (dosaggi da concordare con il veterinario esperto in nutrizione)

Comunque vada sarà un successo”, ripeteva mia madre come un mantra… e si sa: i detti familiari spesso c’azzeccano. Quando ci si trova ad accudire un gattino appena nato, ricordiamoci che l’ideale sarebbe trovare la mamma o una balia. In assenza di queste due opzioni, che sia latte casalingo rinforzato (rivolgetevi ad un veterinario esperto in nutrizione per la ricetta corretta e per gli integratori da addizionare) o latte industriale, ricordatevi di inondare di cure e d’amore il piccolo felino: nutritelo e tenetelo al caldo e vedrete che “non c’è nulla di più dolce, nulla che dia alla pelle una sensazione più delicata, più raffinata, più preziosa del pelo tiepido di un gatto” (Guy de Maupassant).

 

 

Marco Blumetti
Veterinario Consulente Nutrizionale

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